Manuel Pili: Champagne & Kebab

Oggi, mio caro lettore, ti propongo l’intervista che ho fatto a Manuel Pili, autore di Champagne & Kebab un “blogmanzo”, neologismo che deriva dalla fusione dei termini blog e romanzo, che ha colpito la mia attenzione per i seguenti motivi:

  • L’utilizzo, accanto all’italiano, della lingua sarda;

  • L’ambientazione a Cagliari e dintorni.

1) Che cosa ti ha spinto a pubblicare il tuo romanzo a puntate su Internet?

Iniziai a scrivere il primo capitolo del Blogmanzo per noia, durante una delle mie classiche insonnie notturne nelle note dell’iPhone. La nota rimase lì per qualche mese. Un giorno mentre facevo pulizia dei file nel telefono la rilessi e pensai “Ma si, mettiamolo online e vediamo che ne pensa la gente!”.

Prendo questo “Impegno” settimanale come un divertimento, qualcosa per far conoscere la realtà Cagliaritana al di fuori dell’isola, Internet è il miglior mezzo possibile per permettere al Blogmanzo (e anche a me stesso) di attraversare il Tirreno e volare via dall’isolamento.

La Rete mi permette di avere un contatto diretto con i lettori di tutto il mondo, negli USA, in Germania, Spagna e Inghilterra sta riscuotendo abbastanza successo, e di farmi conoscere. Inoltre voglio dare la possibilità ai lettori di sfruttare al massimo le potenzialità di Internet, tramite immagini significative e l’immancabile canzone in ogni capitolo per rievocare il periodo in cui è ambientato il racconto.

2) Qual è stato il tuo percorso scolastico?

Mi sono diplomato in ragioneria e in seguito ho conseguito la Laurea in Economia e Gestione Aziendale.

3) Quali sono le tue passioni?

Ho tanti hobby/passioni. Mi piace tanto scrivere e utilizzare la Rete per raccogliere idee, non solo letterarie e narrative. La musica è una parte importante per la mia ispirazione durante la scrittura, così come il cinema. Tarantino, ad esempio, mi porta sempre altrove.

4) Hai mai presentato un tuo manoscritto ad una casa editrice, ad un concorso letterario oppure ti sei mai auto-pubblicato?

No, non ho mai inviato, né pubblicato nessuno scritto. E’ una passione nuova. E’ sicuramente un progetto che in futuro prenderà vita. Infatti, penso che il prossimo lavoro che metterò su, sarà auto-pubblicato con collaborazioni di fotografi e artisti, e magari messo in vendita a prezzi accessibili a tutti. Vedremo!

5) Cosa ne pensi del panorama editoriale italiano? A tuo avviso, dà la possibilità a dei talenti come il tuo di emergere?

Domanda difficile. Come tutti sappiamo, in Italia tutto funziona in modo un po’ particolare, i meccanismi che muovono il complesso mondo editoriale sono difficili da comprendere, però penso che un talento vero, uno scrittore che ha la cosiddetta stoffa, sbattendosi un po’ possa arrivare a grandi risultati anche partendo da piccole realtà. Vedi il successo europeo del mio conterraneo Flavio Soriga.

P.S. Grazie per il complimento, ma io mi considero semplicemente un ragazzo a cui piace scrivere racconti cittadini.

6) Hai dedicato molto tempo alla ricerca allo scopo di caratterizzare al meglio i tuoi personaggi? Come mai hai scelto di inserire nel tuo romanzo espressioni in lingua sarda? Non pensi che ciò ti precluda una fetta di pubblico?

Dedico molto tempo alla ricerca per caratterizzare al meglio il carattere dei personaggi, in particolare le piccolezze, i dettagli che permettano al lettore di comprendere la diversità dei protagonisti. Non nego che molti aneddoti e alcuni frammenti della storia sono, in parte, fatti accaduti e personaggi realmente vissuti.

Ho scelto di inserire espressioni in lingua sarda per renderlo vero, il mio intento è quello di far trasudare il romanzo di vita reale, quella che si vive giornalmente. Non penso sia un limite, in quanto sono piccole espressioni dialettali che rendono la storia più autentica. Inoltre alla fine di ogni capitolo ho inserito l’angolo delle traduzioni. Molti lettori sono entusiasti di questa scelta, è anche divertente scoprire altre culture, no?

7) Champagne & Kebab è il tuo primo blog?

Champagne & Kebab è il mio secondo blog, ne gestisco anche un altro Cagliari Calling (http://cagliaricalling.wordpress.com) un blog che va CONTRO, ironico e pungente. Questo progetto nasce in seguito alla visione del film “Berlin Calling” in cui Kalkbrenner interpreta la parte di un DJ di fama mondiale che, successivamente ad un tour, diviene dipendente dalle droghe fino a perdere il contatto con la realtà, questo lo porterà ad affrontare una grande crisi professionale e personale. Ritengo che i cittadini della città dove vivo, Cagliari, siano in uno stato di crisi simile a quello del film.

8) Da dove nasce questo titolo?

Ho ricercato un titolo forte e comunicativo. Champagne & Kebab è perfetto, infatti rappresenta perfettamente, o quasi, le caratteristiche dei due protagonisti della storia. Voglio mettere in evidenza il contrasto sociale, le differenze nelle abitudini e nello stile di vita.

William è un ragazzo che vive alla giornata , un tipo che fa a pugni, vive a stretto contatto con la strada, trasuda il vero cittadino cagliaritano. Kate, o meglio Caterina, è una ragazza elegante, boriosa, studiosa e raffinata. Però, dove sta scritto che lo Champagne non possa creare un buon abbinamento con il Kebab?

9) Sia su Facebook, dove hai aperto la fanpage di Champagne & Kebab, che sul tuo blog non si trovano informazioni su di te e sul tuo progetto editoriale. Ciò corrisponde ad una tua precisa strategia comunicativa?

Diciamo che non seguo un progetto preciso di comunicazione, ho aperto una Fanpage su Facebook per permettere ai lettori di scrivermi e rimanere aggiornati. Appena avrò un po’ di tempo libero cercherò si ampliare la possibilità di far conoscere il Blogmanzo anche su altre piattaforme virtuali.

10) L’alone di mistero che ti circonda ed il fatto che pubblichi il tuo romanzo una o due volte alla settimana creano una forte attesa. Quali altri mezzi utilizzi per promuoverti in Rete?

E’ bella l’attesa, ogni settimana sento i miei amici, e non, che mi chiedono di inviargli tutta la storia perché sono impazienti! Come ho scritto nella risposta precedente cercherò di sviluppare interesse su più social network possibili e, magari, creerò una copia cartacea da distribuire.

11) Quali riscontri di pubblico hai ottenuto fino ad ora? Ti aspettavi un risultato del genere? Ti aspettavi di catturare l’attenzione dei vari blogger che, attualmente, ti seguono? Sono loro l’obiettivo principale della tua comunicazione? In che modo hai stuzzicato la loro curiosità?

Ho ottenuto buoni risultati. Il blog è in piena crescita. Infatti, giorno dopo giorno le visite aumentano da tutto il mondo, come ho già detto. Sono orgoglioso della mia creaturina, non mi aspettavo così tanto seguito dai blogger, un consenso sostenuto. Questo è forse il miglior risultato che potessi ottenere. L’appoggio dei “colleghi” è un piacere unico. Leggo spesso e volentieri i blog altrui. Quelli che ritengo interessanti li commento e li seguo. Non ho una reale strategia di comunicazione, voglio infatti che il mio seguito si crei in maniera più naturale possibile. E’ bello avere un’interazione e contatto vero, non costruito.

* * *

A questo punto, mio caro lettore, non mi resta che salutarti e darti appuntamento al prossimo post.

Ma prima di lasciarti ti invito, se hai un progetto da lanciare o un business da rilanciare poiché in sofferenza, a richiedere la mia consulenza e, se ti è piaciuto e lo hai trovato utile, a condividere questo articolo coi tuoi amici. Grazie!

E ricordati:

Sii indipendente, reinventati e fai la differenza!

Federico

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